Ben ritrovate e ben ritrovati,
il febbraio della biblioteca è iniziato all’insegna delle attività nelle scuole: laboratori e formazioni. Ha preso avvio il percorso pilota in collaborazione con la rete bibliotecaria della Val Seriana che coinvolge diverse scuole primarie e biblioteche. In particolare i laboratori verteranno su due temi principali: “Lavoro e stereotipi di genere” e “Il concetto di infanzia ieri e oggi: lavoro minorile”.
Parte della bibliografia elaborata per il laboratorio sugli stereotipi la trovate qui:
BIBLIOGRAFIA LAVORO E STEREOTIPI DI GENERE - SCUOLA PRIMARIA
INIZIATIVE:
Ricordiamo inoltre che questo venerdì, il 21 gennaio alle 20.45 presso lo Spazio Libri Terzo Mondo di Seriate verrà presentato da Proteo Fare Sapere “Scolari Ospiti” di Paolo Barcella.

PROGETTO: lN TRENO PER LA MEMORIA
Il27 febbraio partiremo per Mauthausen con i ragazzi del liceo Secco Suardo che hanno aderito al progetto confederale In Treno per la Memoria. Porteremo con noi una piccola biblioteca con i testi e le musiche su cui i ragazzi hanno lavorato in questi mesi che rimarranno un punto di riferimento anche durante la visita ai campi. La restituzione di questo percorso verrà fatta all’interno del contesto della Fiera dei Librai, il 28 aprile 2025. (Seguiranno info più dettagliate)
Diamo ora spazio ai nostri libri. Questo mese ci concentriamo sul tema del lavoro cercando di metterne in rilievo la complessità e le sfumature. Iniziamo quindi con “Melanconia di classe. Manifesto per la working class” di Cynthia Cruz che tenta di riesumare il concetto quasi spettrale di classe sociale, ridandogli dignità. Si procede poi con “Lavori sporchi” in cui il giornalista Jan Stremmel ci guida in un viaggio all’interno del mondo dello sfruttamento e a “Pomodori rosso sangue” di Diletta Bellotti in cui lo sfruttamento è quello di una specifica tipologia di lavoratori, i migranti. “Mortalità in fabbrica” a cura di Raffaele Rauty, invece, ci porta nell’America del primo Novecento e al tema dei morti sul lavoro raccontato con le voci di cinque ricercatrici. Passiamo poi a “Il costo della spedizione gratuita. Amazon nell’economia globale” di Jake Alimahomed-Wilson e Ellen Reese,una critica radicale attraverso le voci di studiosi e di chi lavora e resiste. Infine segnaliamo “Lavorare in fabbrica oggi. Inchiesta sulle condizioni di lavoro in Fca/Cnh” che analizza l’automotive partendo dai cambiamenti organizzativi dell’ex Gruppo FIAT, ora FCA e CNH. Ci scostiamo poi dal tema del lavoro, suggerendo la lettura di un saggio geopolitico che offre una chiave di lettura storica sull’importanza globale del Medioriente e sul sovranismo sionista israeliano: “Gaza. Il buco nero dell’Occidente” di Marcella Delle Donne. Infine due romanzi che alleggeriscono questa profusione di saggistica: “Il canto del profeta” di Paul Lynch, vincitore del Booker Pize 2023 che racconta il dramma della deriva autoritaria e “L’eco di uno sparo” di Massimo Zamboni che ci avvicina alla ricorrenza dell’Ottantesimo dalla Liberazione dal nazifascismo.
Ecco, dunque, i libri del mese:

Melanconia di classe (Cynthia Cruz, Blu Atlantide, 2022)
“Poiché le persone della working class hanno sperimentato una morte simbolica, tentare di parlare di classe sociale significa evocare un fantasma. Questo libro è popolato di figure simili a spettri. Né viva né morta, la working class esiste fra i mondi”. Come influisce la classe a cui apparteniamo sul modo che abbiamo di vivere, lavorare, di fare arte? Facendo ricorso al concetto freudiano di melanconia, Cynthia Cruz traccia le traiettorie delle vite di scrittori, artisti, registi e musicisti esaminando il momento in cui lasciano le proprie origini operaie e proletarie per “diventare qualcuno”. Tra loro Amy Winehouse, Ian Curtis e Barbara Loden che scopriranno che il prezzo da pagare è altissimo e riguarda la propria identità.

Lavori sporchi. Storie dalla sala macchine della nostra vita comoda (Jan Stremmel, Il Margine, 2023)
Il giornalista tedesco Jan Stremmel, attraverso dieci reportage, ci guida in un viaggio intorno al mondo dello sfruttamento: dalle tintorie di Kolkata ai “ladri di sabbia” di Capo Verde, che riforniscono illegalmente i cantieri edili degli hotel dedicati al turismo di massa; dagli smartphone prodotti in Cina fino alle savane africane dove gli elefanti spariscono per via del bracconaggio. Mettendosi letteralmente nei panni dei lavoratori sfruttati, Stremmel aggiunge la sua testimonianza a ciò che è già noto da tempo: come i consumi dell’Occidente contribuiscono a perpetuare conflitti e disuguaglianze in altre zone del pianeta.

Pomodori rosso sangue (Diletta Bellotti, Nottetempo, 2024)
C’è una persona avvolta nella bandiera italiana, in piazza, in una grande città. Ha in mano un pomodoro. I campi e le baraccopoli sono lontani, lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici della terra non si vede e nemmeno la violenza dei caporali. Quel frutto così familiare, raccolto da persone che molto spesso non hanno la cittadinanza italiana né un permesso di soggiorno né un contratto di lavoro regolare, non è sano come sembra: gronda sangue. Bellotti ha dato via a una campagna collettiva di sensibilizzazione chiamata “Pomodori rosso sangue” iniziata nel 2019 e ancora oggi attiva. Questa testimonianza apre le “pieghe della globalizzazione” nascoste alla periferia del consumo e mostra il rimosso della produttività capitalistica: i corpi usa e getta dei lavoratori migranti.

Mortalità in fabbrica. Donne, ricerca e denuncia sociale nell’America del primo Novecento (Raffaele Rauty, DeriveApprodi, 2024)
Agli inizi del XX secolo alcune ricercatrici statunitensi – come Alice Hamilton, Elizabeth Butler, Crystal Eastman, Josephine e Pauline Goldmark – analizzarono per prime in quel paese, all’interno dello sviluppo travolgente del capitalismo, l’organizzazione del lavoro, al sua nocività devastante, la sua indifferenza umana, il suo costo sociale in morti per la tossicità dei prodotti trattati e gli incidenti. Il saggio propone parti delle indagini svolte con passione e caparbietà da nomi apparentemente anonimi, la cui denuncia era spesso isolata nel panorama sindacale e politico.

Il costo della spedizione gratuita. Amazon nell’economia globale (Jake Alimahomed-Wilson, Ellen Reese, Altraeconomia, 2020)
Le spedizioni gratuite di Amazon hanno un prezzo pesante che viene pagato dal lavoratrici e lavoratori, dalle loro comunità e dall’ambiente. Amazon ha rimodellato l’economia globale dando vita al “capitalismo di Amazon”. Si tratta anche di una delle più grandi aziende di logistica al mondo. La sua scala e la sua efficienza hanno portato all’indebolimento dei sindacati e alla riduzione degli standard lavorativi. Attraverso studi e inchieste internazionali, questo libro esplora le numerose sfaccettature oscure della corporation tra cui l’automazione, la sorveglianza, l’effetto sulla democrazia a livello locale e molto altro.

Lavorare in fabbrica oggi. Inchiesta sulle condizioni di lavoro in Fca/Cnh (AA.VV, Fondazione Giangiacomo Feltrineli, 2020)
Il settore automotive resta centrale nell’economia mondiale, non solo in termini di volumi e occupazione, ma anche come luogo di sperimentazione e innovazione tecnologica. Questo volume è l’esito di una ricerca condotta dalle Fondazioni Di Vittorio e Sabattini, su iniziativa della Fiom e della Cgil, sui cambiamenti organizzativi dell’ex Gruppo FIAT, ora FCA e CNH.
Un’indagine che riprende la pratica dell’inchiesta operaia, rendendo protagoniste le persone in carne e ossa, chiamate a raccontare la propria condizione di lavoro e a misurarsi con la complessità del ciclo produttivo in cui operano, dentro il contesto più ampio dei processi economici globali.

Gaza. Il buco nero dell’Occidente (Marcella Delle Donne, Futura Editrice, 2024)
Il saggio offre una chiave di lettura storica e geopolitica sull’importanza globale del Medio Oriente, sugli interessi e i conflitti delle potenze mondiali per l’egemonia nell’area mediorientale, sul piano micidiale del sovranismo sionista israeliano nella realizzazione della Grande Israele che mira non soltanto all’annessione dell’intera Palestina, ma anche ai territori limitrofi del Libano e della Siria. La posizione dei governi occidentali di fronte al massacro di Hamas e alla conduzione della guerra israeliana a Gaza è di sostegno a Israele, con invio di armi e finanziamenti soprattutto da parte degli Stati Uniti. Di fatto Israele funge da testa di ponte degli interessi occidentali in Medioriente.

Il canto del profeta (Paul Lynch, 66thand2nd, 2023)
È una serata umida a Dublino quando la biologa Eilish Stack sente bussare alla porta. In piedi davanti alla veranda trova due uomini della polizia segreta, venuti a cercare suo marito, vicesegretario del sindacato insegnati. Larry Stack però non è ancora rientrato. Qualche tempo prima il partito di destra National Alliance è salito al governo e ha approvato delle leggi che gli attribuiscono poteri d’emergenza. Poco dopo Larry è inghiottito dal labirinto burocratico dello Stato e la vita di Eilish e di suoi figli sprofonda nel caos. Distopico e terribilmente attuale, sostenuto da un ritmo serrato, Il canto del profeta ci ricorda in modo drammatico quanto siano fragili le nostre libertà e quanto sia facile, anche per una democrazia del ricco Occidente, precipitare nella Barbarie.

L’eco di uno sparo (Massimo Zamboni, Einaudi, 2015)
“Questa è la storia di mio nonno Ulisse e dei suoi sparatori che si spararono tra loro. Il racconto di ciò che ha innescato quei colpi di canna, e di ciò che è stato dopo. L’eco di uno sparo non si quieta mai”. È un giorno di febbraio del 1944 quando Ulisse, squadrista e membro di un direttorio del fascio, cade dalla bicicletta colpito alle spalle. Diciassette anni dopo, un’altra pallottola uccide il partigiano che sparò quel giorno, ma a impugnare l’arma è un compagno, un ex gappista responsabile a sua volta dell’uccisione di Ulisse. Massimo Zamboni (membro dei CCCP) affronta la storia più dolorosa e rimossa della sua famiglia e si ritrova fra le mani il volto sfinito di un intero Paese, col suo eterno ripetersi di soprusi e vendette. Un memoir, un’indagine, ma soprattutto un canto appassionato in nome di tutte le creature
Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.
L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/
È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.
GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:
Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30
Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45
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Vi aspetto!
Mara
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