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NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - MAGGIO 2025

Ben ritrovate e ben ritrovati,

il mese di maggio è dedicato a bandi e richieste di sovvenzioni per la biblioteca Di Vittorio e il suo patrimonio archivistico e librario. Continuiamo anche i laboratori nelle scuole e nelle biblioteche della Val Seriana, il progetto è in dirittura d’arrivo per quest’anno scolastico 2024/2025 e presto faremo un resoconto più dettagliato. Stiamo imbastendo le proposte formative per le scuole superiori per l’a.s. 2025/2026 ed entro fine mese verrà inoltrato il volantino a tutti gli istituti della bergamasca.

Veniamo ora ai nostri libri. Due immancabili libri sul tema del lavoro: “Il lavoro. Dalla rivoluzione industriale alla transizione digitale” di G. Cavalca, E. Mingione ed E. Pugliese e “Lavoro” di Stefano Massini: il primo dal taglio più storico e sociologico il secondo dal taglio più filologico, ma in ogni caso attuale. Proseguiamo con “Liberi e uguali. Manifesto per una società giusta” di Daniel Chandler per un’alternativa al cinismo dei nostri tempi, “Rivoluzioni. Quando i popoli cambiano la storia” di Donald Sassoon e “La lotta di classe nel XXI secolo” di Lidia Undiemi, un’inchiesta globale sullo sfruttamento del lavoro contemporaneo. Di imprescindibile attualità “Il labirinto di Gaza. Storie, politiche, rappresentazioni (1987-2023)" di A. Marzano e M. Simoni. Cerchiamo poi di interrogarci rispetto alla trasmissione della conoscenza e all’educazione come antidoto all’abbrutimento con “Conoscenza o barbarie. Storia e futuro dell’educazione” di Jacques Attali. Infine due romanzi e un libro di poesie: “La luna nelle baracche” che restituisce il senso di quella realtà umana e sociale del Sudamerica che Alberto Manzi aveva vissuto come educatore; “Poveri cristi” di Ascanio Celestini che torna a raccontare i margini, la lotta di classe dalle perifere; “Non si tocca la frutta nei supermercati però i culi nelle metropolitane” di Alessandra Carnaroli che traduce in versi crudi la scarnificata essenza dei tragici fatti di cronaca degli ultimi anni.

Ecco, dunque, i libri del mese:

Il lavoro dalla rivoluzione industriale alla transizione digitale (Guido Cavalca, Enzo Mingione, Enrico Pugliese, Carocci, 2024)

Negli ultimi anni si sono registrate radicali e rapide trasformazioni del lavoro legate al procedere della rivoluzione digitale e alla riconfigurazione della globalizzazione. Il libro analizza questi cambiamenti e propone le coordinate per lo studio delle nuove tensioni sociali nel mercato e nell’organizzazione del lavoro, in un quadro di crescenti diseguaglianze, mestieri e professioni in estinzione e nuove attività in sviluppo. In chiave storica e comparativa si affrontano tematiche classiche quali la divisione del lavoro, il taylorismo e le condizioni di lavoro nelle fabbriche fordiste, l’evoluzione dei sistemi di protezione sociale, le nuove forme di disoccupazione e lavoro precario, il sindacato e il conflitto industriale. Il volume- avvalendosi di aggiornamenti statistici sull’occupazione in Italia e in Europa, con particolare attenzione ai giovani e alle donne- approfondisce i processi legati alle migrazione internazionali, non solo in agricoltura e nell’industria, ma anche nei servizi e nell’economia di piattaforme.

Lavoro  (Stefano Massini, il Mulino, 2016)

Si può parlare di lavoro in molti modi. Questo libro esplora tutti i meandri di una parola insidiosa e corrotta nell’uso, resa spesso inefficace dal suo rimbalzo tra i dialoghi sguaiati dei talk show. Davanti a noi si apre cosi una prospettiva inedita, quella del drammaturgo che si addentra per un sentiero tanto impervio quanto suggestivo. Il sipario si alza, la parola va in scena: sul palcoscenico si avvicendano personaggi storici e della fantasia, figure del cinema e della letteratura, uomini e umanoidi, ma soprattutto risuona la vita e il dramma del lavoro nel nostro presente.

Liberi e uguali. Manifesto per una società giusta (Daniel Chandler, Editori Laterza, 2025)

Un’agenda ampia e variegata che va dall’istruzione alle leggi elettorali, dai congedi parentali al reddito universale, dal salario minimo alla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, dalla tassazione dei patrimoni più alti ai limiti nell’uso delle emissioni di carbonio. “Nella storia,” – scrive Chandler alla fine del libro – “i sogni utopici di una società migliore sono stati la linfa vitale del progresso. Molto di ciò che oggi diamo per scontato – la libertà dalla schiavitù, il suffragio universale, l’esistenza dello Stato sociale – un tempo non erano altro che il parto dell’immaginazione di riformatori sociali idealisti. I partiti progressisti hanno bisogno di guidare anziché seguire, di riacquistare un senso di autonomia politica e di presentare una tesi sostanzialmente morale del perché e del come si possa cambiare la società in meglio.

Rivoluzioni. Quando i popoli cambiano la storia (Donald Sassoon, Garzanti, 2024)

Quando parliamo di rivoluzioni spesso ci riferiamo a singoli eventi, come la presa della Bastiglia o l’assalto al Palazzo d’inverno. Ma in realtà ci vogliono decenni perché una rivoluzione si sviluppi e si esaurisca – sempre che ciò accada. In questo libro Sassoon ripercorre alcune tra le rivoluzioni più celebri, dalla guerra civile inglese alla guerra d’indipendenza americana fino alla rivoluzione russa e cinese. Si tratta dunque di un brillante resoconto di quegli sconvolgimenti politici che hanno fatto la storia. Sassoon ci offre, grazie a un’analisi lucida e ambiziosa, gli strumenti necessari per comprendere le ragioni e le trasformazioni del presente.

La lotta di classe nel XXI secolo (Lidia Undiemi, Ponte alle Grazie, 2024)

Tutto il mondo converge verso un’unica, pericolosa traiettoria politica: la negazione del conflitto sociale. Ma sotto l’illusione dell’“interesse comune” si nasconde una sempre maggiore aggressività del capitale contro il lavoro. Si assiste così a un ribaltamento della lotta di classe: gli interessi del capitale sono divenuti interessi di “tutti”, assurgendo a un rango superiore. In questo libro Lidia Undiemi compie un’impresa notevolissima: analizza la guerra del capitale contro il lavoro di tutto il globo, dai principali Paesi europei agli Stati Uniti, dal Sud America all’Asia: una lotta “quasi vinta” che ha incoronato il neoliberismo come ideologia mondiale.

Il labirinto di Gaza. Storie, politiche, rappresentazioni (1987-2023)(Arturo Marzano, Marcella Simonni, Scholé, 2024)

Il conflitto israelo-palestinese pare aver preso la forma di un labirinto. Per comprenderne le dinamiche questo volume considera l’intreccio di storie e politiche, segnate da traumi profondi, alla base delle identità individuali, collettive e nazionali di palestinesi e israeliani. I saggi affrontano le sfaccettature politiche, sociali e culturali del rapporto tra la Striscia di Gaza e Israele: l’ascesa di Hamas, l’egemonia dei partiti della destra israeliana al governo del Paese, la resilienza delle donne di Gaza, la difficilissima situazione economica della Striscia e il rapporto con i Paesi limitrofi.

Conoscenza o barbarie. Storie e futuro dell’educazione (Jaques Attali, Fazi editore, 2025)

Cosa ne sarebbe stato dell’umanità senza coloro che, per millenni, hanno accumulato, protetto e condiviso la conoscenza? Oggi ci troviamo di fronte a sfide cruciali: la disuguaglianza nell’accesso a un’istruzione di qualità, la rivoluzione digitale e i cambiamenti nelle professioni, la crisi ambientale e lo tsunami demografico. Senza l’adeguata attenzione rischiamo di sprofondare in una nuova barbarie fatta di ignoranza e di scarsa padronanza delle tecnologie. Secondo Attali l’educazione è la chiave per costruire una società migliore, un bene comune essenziale che deve essere accessibile a tutti. In quest’opera l’economista delinea il profilo del sistema ideale di trasmissione del sapere e propone scelte radicali per combattere la barbarie dell’ignoranza.

La luna nelle baracche (Alberto Manzi, Edizioni di Storia e Letteratura, 2024)

Pedro, indio e bastardo, è il più forte contadino del villaggio. Sa anche leggere e scrivere. Pensa e parla troppo, consapevole che ai suoi compagni basterebbe “un po’ di alfabeto” per iscriversi al sindacato e difendere i propri diritti. Ma poiché ogni terra ha un padrone, Pedro è – agli occhi di chi comanda – un uomo pericoloso, il simbolo della resistenza di un popolo che vive in situazioni disumane, sfruttato da proprietari terrieri che usano la violenza. La luna nelle baracche pubblicato nel 1974 è il primo romanzo di un ciclo di opere che restituisce, come atto d’amore e d’accusa, il senso profondo di quella realtà umana e sociale del Sudamerica che Alberto Manzi aveva vissuto con la coscienza dell’autentico educatore.

Poveri cristi (Ascanio Celestini, Einaudi, 2025)

C’è Giobbe, magazziniere analfabeta che ha messo a punto un metodo infallibile per sistemare la merce senza una sola parola scritta. C’è la Vecchia che insegna alla Prostituta che per il sapere e la cultura non serve il denaro: i libri nelle biblioteche sono gratis e i musei un giorno al mese aprono le porte persino ai barboni. C’è Joseph che è partito dal suo paese in Africa, ha attraversato il deserto, è stato schiavo in Libia e poi naufrago in mare: si è salvato, ma in Italia è finito in carcere. E poi c’è la Donna con la testa impicciata, che parla con suo figlio anche se è morto da anni…La voce inconfondibile di Ascanio Celestini torna in queste pagine a raccontare la lotta di classe, mostrandoci i prodigi della solidarietà tra gli umili che animano i margini delle nostre metropoli.

Non si tocca la frutta nei supermercati però i culi nelle metropolitane (Alessandra Carnaroli, Einaudi, 2025)

Ogni giorno siamo colpiti da un’infinità di fatti di cronaca, a volte gravissimi, ma che si estinguono veloci, bruciati sempre da nuove violenze e tragedie. Nei versi si Alessandra Carnaroli li ritroviamo tutti, resi nella loro cruda e scarnificata essenza. Le atrocità delle guerre, le violenze domestiche, le volgarità della vita di tutti i giorni vengono descritte senza mai distogliere lo sguardo, con un’oggettività che sorge dall’impietosa messa a fuoco delle parole, e che trova l’unico sfogo in una fredda ironia o in clausole di feroce sarcasmo. L’orrore insostenibile è l’altra faccia della banalità del quotidiano, aspetti che si sovrappongono (e rimano) in modo inquietante.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

Vi aspetto!

Mara

Un podcast per la Memoria - i ragazzi di 5Y e la restituzione del viaggio a Mauthausen

Ben ritrovate e ben ritrovati,

lunedì 28 aprile nel contesto della Fiera dei Librai 2025 i ragazzi della 5Y del Liceo Secco Suardo hanno raccontato la loro esperienza nel progetto "In treno per la Memoria" che quest'anno li ha portati a Gusen - Mauthausen - Ebensee e castello di Hartheim.

Il percorso, iniziato a novembre del 2024 con lezioni e laboratori a cura dell'Isrec e dei sindacati, li ha portati poi ad animare la ricorrenza del 27 gennaio con una performance teatrale coadiuvata dal Pandemonium teatro e si è concluso con il viaggio fatto tra fine febbraio e inizio marzo.

Di questa esperienza significativa i ragazzi e le ragazze hanno fatto tesoro e hanno anche deciso di lasciare traccia a chiunque abbia piacere di ascoltarli attraverso un podcast di quattro puntate disponibile sulla radio della scuola SeccoSuRadio.

Ogni lunedì esce una nuova puntata in cui raccontano con tagli diversi il percorso fatto. 

Per ora sono uscite le prime due, le potete ascoltare su Spotify, cercando SeccoSuRadio oppure ai seguenti link:

1. Una valigia da riempire

2. Il Filo

PROPOSTA FORMATIVA SCUOLE A.S. 2025-2026

La CGIL di Bergamo, tramite la Biblioteca "Di Vittorio", offre agli istituti scolastici la possibilità di avvalersi di proposte formative laboratoriali, a cura di un gruppo di esperti, sudifferenti tematiche.
La collaborazione con Proteo Fare Sapere Lombardia ci offre la possibilità di certificare le ore svolte all’interno dei progetti PCTO.

L'INCONTRO DI PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA FORMATIVA A.S. 2025-2026 SI TERRA' A SETTEMBRE IN DATA DA DEFINIRSI. LA COLLABORAZIONE CON PROTEO FARE SAPERE ENTE QUALIFICATO PER LA FORMAZIONE E RICONOSCIUTO DAL MIM (Direttiva MIUR 170/2016) PERMETTERA' DI RILASCIARE UN ATTESTATO DI FREQUENZA AI PARTECIPANTI IN PRESENZA O DA REMOTO.

 

MODALITÀ
Tutte le proposte si sviluppano in modalità laboratoriali e interattive attraverso giochi di ruolo, quiz interattivi ed altre modalità che favoriscano la partecipazione, la comprensione e l’apprendimento.
Tutti i laboratori sono svolti gratuitamente.

 

ECCO I DETTAGLI DELLE PROPOSTE:

1. LABORATORIO ORIENTAMENTO AL MONDO DEL LAVORO

 

SCARICA QUI IL PDF DEL PROGRAMMA

 

 

2. LABORATORIO FAKE NEWS E DISINFORMAZIONE

 

SCARICA QUI IL PDF DEL PROGRAMMA

 

 

3. LABORATORIO IO VIVO QUI: ESSERE MIGRANTI IN ITALIA

 

SCARICA QUI IL PDF DEL PROGRAMMA

 

 

4. IN TRENO PER LA MEMORIA

 

Il programma per l'A.S. 2025-2026 non è ancora disponibile ma è possibile consultare il sito: https://www.intrenoperlamemoria.it/

per scoprire le edizioni precedenti e i dettagli del progetto.

Per l'anno 2025-2025 ha partecipato al progetto la classe 5Y del Liceo Secco Suardo che ha lasciato una traccia dell'esperienza tramite la creazione di un podcast. Tutte le informazioni le trovate QUI.

 

FIERA LIBRAI 2025: "Si dovrebbe insomma pensare a dei poeti operai" di Monica Dati

Ben ritrovate e ben ritrovati,

nel contesto della Fiera dei librai 2025, con piacere vi invitiamo alla presentazione del libro 

"Si dovrebbe insomma pensare a dei poeti operai. L'esperienza della rivista 'abiti-lavoro' (1980-1993)" di Monica Dati

Mercoledì 23 aprile alle ore 15.00 presso la Sala Ferruccio Galmozzi - Biblioteca Caversazzi

L'autrice dialogherà con Oscar Locatelli redattore della rivista «abiti-lavoro» e presidente del Parco dei Colli di Bergamo e altri redattori tra cui Ferruccio Brugnaro, Giovanni Garancini, Sandro Sardella, Michele Licheri, Giovanni Trimeri, Gisa Legatti e Andrea Bassi.

   

Il volume ripercorre la storia della rivista di poesia «abiti-lavoro» (1980-1993), fondata e scritta esclusivamente da operai e considerata «il primo tentativo di dare forma organizzata alla letteratura operaia». Attraverso un’ampia selezione di opere rimaste nell’ombra e avvalendosi di numerose memorie autobiografiche, il libro esplora il ruolo della poesia come strumento di emancipazione e riscatto, contribuendo alla comprensione dell’intreccio tra espressione artistica e lotte sociali e sottolineando l’importanza della cultura nel processo di liberazione, sia individuale che collettivo.

Questo il link all'evento: https://fieradeilibrai.it/fiera-dei-librai/programma-fiera-dei-librai/eventi-fiera-librai/monica-dati.html

NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - APRILE 2025

Ben ritrovate e ben ritrovati,

eccoci finalmente ad aprile, un mese tutto dedicato all’ottantesimo dalla Liberazione dal nazifascismo. Un anniversario importante che cade in un periodo storico funestato da ombre e presagi e che quindi a maggior ragione deve essere celebrato, reso simbolo di una nuova resistenza e di una nuova lotta che non accetta lo status quo.
Ricordiamo che la biblioteca Di Vittorio e il gruppo di lettura coerentemente all'iniziativa della rete bibliotecaria di valorizzare l'ottantesimo dalla Liberazione con una lettura a tema, questo mese sceglierà un libro a scelta tra i seguenti:

    Una questione privata Beppe Fenoglio

    L'Agnese va a morire Renata Viganò

    Cinque storie ferraresi di Giorgio Bassani

    Diario partigiano Ada Gobetti

    L'eco di uno sparo Massimo Zamboni.

Chiunque voglia unirsi è benvenuto, ci troveremo poi a parlarne insieme giovedì 24 aprile!

  • La biblioteca Di Vittorio sarà presente alla fiera dei librai con due eventi:
  • Mercoledì 23 aprile alle ore 15 verrà presentato il libro di Monica Dati “ ‘Si dovrebbe insomma pensare a dei poeti operai’. L’esperienza della rivista ‘abiti-lavoro’ (1980-1993)”. L’autrice sarà in dialogo con Oscar Locatelli
  • Lunedì 28 aprile alle ore 11 i ragazzi della 5Y del Liceo Secco Suardo che hanno partecipato al viaggio a Mauthausen organizzato da “In treno per la Memoria” porteranno la loro restituzione dell’esperienza.

(seguiranno info più dettagliate)

Nove libri sulla Resistenza + 1. Questo mese abbiamo deciso di concentrarci su libri che narrano la Seconda guerra mondiale e il periodo resistenziale, fatta eccezione per “Nonostante febbraio. Morire di lavoro” di Alessandro Bernardini che invece tratta il tema della sicurezza sul lavoro su cui tanto abbiamo lavorato negli scorsi mesi. Si parte da “Bambino” di Marco Balzano, una storia di guerre, confini e tradimenti. Passiamo poi a “Gli stivali del dittatore” di Josef Čapek un libricino anti hitleriano uscito a Praga nel 1937. “Bebelplatz” di Fabio Stassi che mette al centro il rogo di libri del 1933 a Berlino e ne fa spunto per una ricerca storica tra fuochi e censure. “Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo” di Francesco Filippi che ci ricorda perché oggi più che mai è necessario smontare tutti i luoghi comuni sul duce e il suo operato. “Storia internazionale della Resistenza italiana” di Chiara Colombini e Carlo Greppi, un resoconto storico della pluralità di nazioni che si ritrovano tra i nostri partigiani tutte unite per lottare assieme contro il nazismo e il fascismo. Passiamo infine ai romanzi: dal grande classico “L’Agnese va a morire” di Renata Viganò al meno noto, ma degno di nota “Cinque storie ferraresi” di Giorgio Bassani. Infine due romanzi resistenziali usciti quest’anno: “La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri” di Giorgio van Straten, una storia d’amore vera e tragica che attraversa la guerra, la Resistenza e la ricostruzione e “A Roma non ci sono le montagne” di Ritanna Armeni, il romanzo di via Rasella: lotta, amore e libertà.

La newsletter di questo mese è stata fatta in collaborazione con Harleen, tirocinante presso la CGIL di Bergamo.

Ecco, dunque, i libri del mese:

Nonostante febbraio (Alessandro Brenardini, Red Star Press, 2023)
2014. In una Roma senza passato né futuro, cristallizzata nella sua eternità inesistente, Ernesto Mangiafuoco, un giornalista annoiato, passa le sue giornate tra consigli comunali e inaugurazioni di centri commerciali. Un cadavere viene ritrovato sul greto del fiume Aniene, è la sua occasione per entrare in cronaca nera. Ma qualcosa va storto: una donna sconfitta racconta una terribile verità. Negli abissi della speculazione edilizia e dello sfruttamento delle maestranze Mangiafuoco segue il caso che nasconde scenari oscuri e inquinanti, vivendo sul proprio corpo la violenza del caporalato. Nulla sarà come prima. Per arrivare alla verità si fa aiutare da un improbabile informatore e da uno scapestrato trio formato da un vecchio giornalista ex fumatore, una granitica sindacalista e da un professore con un passato nel movimento studentesco.

Bambino  (Marco Balzano, Einaudi, 2024)

Siamo a Trieste, la guerra è appena finita. Un uomo beve un caffè al bancone del bar. Qualcuno lo chiama, lui si gira ma sente già la canna di una pistola puntata contro la schiena. Tutti lo conoscono come «Bambino»: è stato la camicia nera più spietata della città. «Ho ucciso e fatto uccidere. Ho sempre cercato di stare dalla parte del più forte e mi sono sempre ritrovato dalla parte sbagliata». Una storia veloce quanto un proiettile che attraversa guerre, confini, tradimenti. Nella frontiera d’Italia più dilaniata, la vita di Bambino scivola su un piano inclinato: ogni giorno una nuova spedizione, un nuovo assalto, una nuova rapina. E poi, tutto d’un fiato, lo scoppio della guerra, i nazisti in città, l’occupazione jugoslava di Trieste, le foibe. Un’esistenza vissuta da cane sciolto, scandita da un implacabile conto alla rovescia.

Gli stivali del dittatore (Josef Čapek, intransito, 2024)

Con il ciclo di disegni satirici pubblicato nel 1937 e intitolato Gli stivali del dittatore Josef Čapek metteva in guardia il pubblico del suo giornale contro il rischio terribile che Hitler rappresentava per le democrazie europee. Si sorride, ma non troppo, perché sappiamo come è andato a finire e perché un delirio simile tende sfortunatamente a riprodursi di continuo sotto tutte le latitudini.

Bebelplatz la notte dei libri bruciati (Fabio Stassi, Sellerio, 2024)

10 maggio 1933. A Bebelplatz, nel centro di Berlino, allo scoccare della mezzanotte migliaia di libri vengono dati alle fiamme. Joseph Goebbels proclama: “L’uomo tedesco del futuro non sarà più un uomo fatto di libri, ma un uomo di carattere”. Su tutta l’Europa si sparge un odore di benzina e di cenere. 24 febbraio 2022. La Russia invade l’Ucraina, e di lì a qualche mese un nuovo conflitto devasterà la striscia di Gaza. Durante un tour negli Istituiti di cultura italiani da Amburgo a Monaco, Fabio Stassi attraverso le piazze delle Bucherverbrennungen, i roghi di libri, e risale a ritmo incalzante la memoria del fuoco e delle censure, dei primi bombardamenti aerei sui civili, del saccheggio di librerie e biblioteche. Studia mappe e resoconti, si interroga sul ruolo della cultura e sulla cecità della guerra, indaga l’istinto di sopraffazione degli esseri umani. Alla fine compone un piccolo atlante della letteratura “dannosa e indesiderata”.

Mussolini ha fatto anche cose buone (Francesco Filippi, Bollati Boringhieri, 2019)

Dopo oltre settant’anni dalla caduta del fascismo, mai come ora l’idra solleva la testa, soprattutto su internet, ma non solo. La storiografia ha indagato il fascismo e la figura di Mussolini in tutti i suoi dettagli e continua a farlo. Il quadro che è stato tracciato dalla grande maggioranza degli studiosi è quello di un regime dispotico, violento, miope e perlopiù incapace. Ma chi la storia non la conosce bene e magari ha un’agenda politica precisa in mente ha buon gioco a riprendere quelle antiche storielle e spaccarle per verità. È il meccanismo delle fake news, di cui tanto si parla in relazione a internet; ma è anche il metodo propagandistico che fu tanto caro proprio ai fascisti di allora: “Dite il falso, ditelo molte volte e diventerà una verità comune.

Storia internazionale della resistenza italiana (Chiara Colombini, Carlo Greppi, Laterza, 2024)

Nella Resistenza italiana, parte integrante di un conflitto globale che travolge i confini nazionali e spazza vite e destini ai quattro angoli del pianeta, hanno combattuto migliaia di persone- non meno di 15-20.000- che italiane non erano. Le nazionalità sono decine: statunitensi e britannici, neozelandesi e sudafricani, jugoslavi e francesi, libici, etiopi, eritrei e somali, e poi tedeschi, sovietici, polacchi, cecoslovacchi, ebrei stranieri. Sono spinti alla lotta da una pluralità di motivazioni e da una molteplicità di percorsi individuali, che vanno dall’internazionalismo consapevole - di chi ad esempio ha alle spalle la guerra di Spagna e una lunga militanza politica - alla semplice ricerca di una via di salvezza individuale. Ma ci trovano coinvolti nello stesso spicchio di guerra mondiale e nello stesso periodo, e sullo stesso lato della barricata, saldando le loro traiettorie con quelle degli italiani e di comunità tradizionalmente perseguitate come quelle rom e sinte.

L’Agnese va a morire (Renata Viganò, Einaudi,2024)

L’Agnese va a morire è una delle opere letterarie più limpide e convincenti che siano uscite dall’esperienza storica e umana della Resistenza. Un documento prezioso per far capire che cosa è stata la Resistenza […]. Più esamino la struttura letteraria di questo romanzo e più trovo straordinaria. Tutto è sorretto e animato da un’unica volontà, da un’unica presenza e da un unico personaggio […]. Si ha la sensazione, leggendo, che le Valli di Comacchio, la Romagna, la guerra lontana degli eserciti a poco a poco si riempiano della presenza sempre più grande, titanica di questa donna. Come se tedeschi e alleati fossero presenze sfocate di un dramma fuori del tempo e tutto si compisse invece all’interno di Agnese, come se lei sola potesse sobbarcarsi il peso, anzi la fatica della guerra […]”. Sebastiano Vassalli.

Cinque storie ferraresi. dentro le mura (Giorgio Bassini, Feltrinelli, 2024)

Questa splendida raccolta di racconti (Lida Mantovani, La passeggiata prima di cena, Una lapide in via Mazzini, Gli ultimi anni di Clelia Trotti e Una notte del ‘43) valse a Giorgio Bassani il Premio Strega 1956. In comune le “cinque storie” hanno una sorte di dolente consapevolezza e l’ambientazione indimenticabile: Ferrara, cittadina di provincia che qui assurge a simbolo di un’interna nazione, avvolta dal pesante panneggio scuro del fascismo. Bassani ci porta nell’animo di questa gente, “per il resto, quasi sempre per bene”: la ragazza madre Lida Mantovani; il sopravvissuto al lager Geo Josz; la vecchia socialista Celia Trotti, lasciata morire in carcere… Storie diverse eppure vicine, accomunate dalla difficoltà con la quale i protagonisti si adattano a una provincia italiana che da un lato consola, dall’altro respinge qualunque cosa non le sia propria. Persone comprese.

La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri (Giorgio van Straten, Editori Laterza, 2025)

Proposto da Edoardo Nesi al Premio Strega 2025 con la seguente motivazione: «È con la lucidità e il puntiglio dello storico che Giorgio Van Straten sceglie di raccontare la vita e la Resistenza di Nada Parri, e però non sorte mai – non può sortire – dal suo destino d’essere narratore, così ci regala La ribelle, un volume inconsueto e prezioso, antico e modernissimo, colmo di storie immense, d’attenzioni e di grazie, di nomi e di date, di ferite e dolori, di destini. Vive e palpita nelle pagine la figura di Nada Parri grazie alla lingua ricca e al tono composto e accorato di questo affresco d’un tempo furente e insensato. È un viaggio coraggioso nella terra accidentata della memoria quello che Van Straten intraprende, costellato di documenti frammentari e ricordi fallaci e lettere lancinanti e umanissime che però riescono mirabilmente a restituirci – intatta e splendente e vera – la vita amara di una donna comunista che si trovò a inseguire l’amore lungo i diacci sentieri della Storia.»

A Roma non ci sono le montagne (Ritanna Armeni, Ponte alle Grazie, 2025)

Uno spazzino gioviale che spinge il suo carretto. Una ragazza semplice ma elegante, con la borsa della spesa e un impermeabile sul braccio. Un giovane uomo, l’aria assorta, la cartella di pelle, forse un professore. Una Mercedes, scura e silenziosa come l’ufficiale tedesco seduto sul sedile posteriore. Una compagnia di soldati che marcia cantando. Perché nel 1944 le compagnie naziste cantano sempre quando attraversano Roma. In quei pochi metri, in quei secondi di trepidazione e attesa passa la Storia. E le storie dei singoli individui che formano i Gruppi di azione patriottica, fondati qualche mese prima contro l’occupante tedesco. Per lo più ragazzi borghesi, spesso universitari, che si tramutano in Banditen, capaci di sparare e di sparire, di colpire il nemico ogni giorno, senza dargli tregua.                             

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

Vi aspetto!

Mara

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