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NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - SETTEMBRE 2024

Ben ritrovate e ben ritrovati,

eccoci alla prima newsletter libraria di settembre. Da qualche tempo in biblioteca è arrivata Silvia che studia Lettere presso l’università di Bergamo e lavorerà con noi fina a fine ottobre.

Insieme a lei procediamo a raccontare i libri scelti per questo mese di rentrée littéraire che si preannuncia denso di novità per tutti i gusti.

Partiamo con un libro di recente uscita che tratta un tema di scottante attualità Le politiche dell’esclusione. Centri di accoglienza, ghetti agricoli e campi rom in Italia, proseguiamo poi con il primo volume di Guerra e Rivoluzione. Le macerie dell’impero di Carlo Formenti per poi passare a un romanzo, Cronache della sesta estinzione di Stefano Valenti che abbiamo imparato a conoscere per la Fabbrica del Panico ed è tornato in libreria con un nuovo scorcio sul regno dei dimenticati. La frontiera di Alessandro Leogrande è un classico imprescindibile se si vuole parlare di migrazioni e del Grande gioco del mondo. Dell’influenza politica che è in grado di manovrare un social network come Tik Tok si parla invece in Tik Tok politics di Daniele Battista. Femminismo e lotta di classe ne Il pane e le rose di Andrea Iris D’Atri. Cambiamo totalmente ambito con La casa è nera, un libello di poesie di Nadia Agustinoni, un modo nuovo di abitare la storia e la poesia che è quello di mettersi dalla parte degli oppressi senza però desiderare di arrivare dalla parte dei potenti. Concludiamo con Il lavoro non ti ama di Sarah Jeffers o di come la devozione per il nostro lavoro ci rende esausti, sfruttati e soli e con La parte sbagliata di Davide Coppo, romanzo che racconta la fascinazione di un ragazzo per la violenza attraverso il filtro dell’incanto adolescenziale.

Andiamo al sodo dunque, ecco i libri del mese:

Le politiche dell’esclusione. Centri d’accoglienza, ghetti agricoli e campi rom in Italia (Antonio Ciniero, Meltemi, 2024)

Qual è la genesi dei centri di accoglienza per i migranti? Come sono nati i ghetti agricoli in Italia? Cosa hanno in comune i campi rom? Come si vive in questi luoghi? Che effetti hanno sulle traiettorie di vita delle persone che li abitano e, più in generale, sul resto della società?
Antonio Ciniero prova a rispondere a queste domande a partire dalle attività di ricerche condotte negli ultimi dieci anni, interrogando le politiche migratorie e gli interventi pubblici in tema di accoglienza: strumenti ispirati a una perenne logistica emergenziale che hanno contribuito a determinare spazi fisici e sociali nei quali hanno preso forma dinamiche di esclusione e inclusione differenziale di un numero sempre crescente di persone.

Guerra e rivoluzione. Le macerie dell’impero (Carlo Formenti, Meltemi, 2023)

Il marxismo non è una disciplina accademica, anche se legioni di intellettuali hanno cercato di trasformarlo in un capitolo della storia della filosofia, dell’economia politica, della sociologia o della politologia. Il marxismo è uno strumento della lotta di classe, una cassetta degli attrezzi utile ad analizzare la situazione concreta. L’ambizione di Carlo Formenti in questo lavoro monumentale diviso in due volumi è aggiornare gli attrezzi della cassetta del marxismo, analizzando in luce critica dogmi e teorie ormai palesemente insostenibili per riattualizzarli a partire da tre temi di fondo: il tramonto della narrazione globalista, associato alla crisi dell’egemonia degli Stati Uniti d’America; l’emergere di nuovi modelli di socialismo in Asia e America Latina, imperfetti ma vitali.

Cronache della sesta estinzione (Stefano Valenti, Il Saggiatore, 2023)

L’ultimo romanzo di Stefano Valenti racconta il male più diffuso, e difficilmente curabile, del nostro tempo: la malinconia. Che si insinua nelle nostre vite silenziosamente, senza avvisaglie, privandoci a poco a poco di tutto: il denaro, la casa, l’amore, i sogni, il desiderio di continuare a vivere. Ci spoglia della nostra umanità, ci rende simili a oggetti vuoti.
Questa è la storia di un uomo affetto da malinconia e della sua guarigione, un homeless che vive dentro un furgone, in un mondo che l’ha dimenticato, ma che tenacemente decide di rinascere. Ispirandosi alle pagine del Robinson Crusoe, alla stregua di un naufrago disperso su un’isola deserta, prova a riprendere la vita da dove si è arrestata.

Tik Tok politics (Daniele Battista, Meltemi, 2024)

Tik Tok emerge come uno scenario innovativo e dinamico in cui l’influenza politica assume contorni distintivi. La brevità e l’accessibilità della piattaforma offrono nuove opportunità per coinvolgee il pubblico, ma al tempo stesso presentano sfide significative nel mantenere la profondità e la completezza delle discussioni politiche. Il presente volume si propone di affrontare questa tematica cruciale, esplorando l’evoluzione della comunicazione politica e analizzando i cambiamenti intervenuti nella sua natura e nei metodi e mezzi da essa adottati. Il testo offre così una disamina approfondita dell’impatto e degli effetti prodotti dai nuovi media sull’ambito politico.

La parte sbagliata (Davide Coppo, edizione e/o, 2024)

Un romanzo di formazione sbagliata, un climax di violenza e di legami che si stringono e altri che si sfilacciano. Una confessione intima, tenera e dolorosa, dello spaesamento emotivo di un adolescente e della costruzione della sua intimità.

Ettore, il protagonista, lasciata la periferia arriva in città per frequentare un grosso liceo del centro. Lì l’incontro con un gruppo neofascista nel quale coltiverà la propria radicalizzazione, il distacco dalla famiglia e dagli amici, fino ad un inevitabile e tragico finale.

Ambientato negli anni 2000 e non negli anni settanta.

Il pane e le rose (Andrea Iris D’Atri, Red Star Press, 2023)

Da quando nel 1912 il motto “il pane e le rose” venne scelto dalle operaie tessili di Lawrence come simbolo della loro lotta per il reddito e per la dignità, non è più stato soltanto uno slogan: diviene un autentico manifesto di un mondo a venire, un società dove il tema dell’emancipazione femminile è il pilastro su cui fondare il senso di un riscatto collettivo, in grado di scardinare la divisione in classi e la relativa dinamica di sfruttamento e oppressione economica e patriarcale.

Il testo pubblicato per la prima volta nel 2003 in Argentina, è stato pubblicato in Italia nel 2023 perché ha ancora senso parlare di una “storia ribelle” che interpreta il presente e apre al movimento delle donne nuove prospettive di liberazione.

[la casa è nera] (Nadia Augustoni, Vydia, 2021)

Ispirato al film “La casa nera” della regista e poeta iraniana Farrokhazad, questo testo propone metaforicamente una topologia poetica dove alla denuncia dell’inabitabilità di certe “soluzioni abitative” dettate dal potere e della guerra, si contrappone invece l’apertura ecologica di una struttura abitata dalle vittime del potere, unico luogo di possibile pace e resistenza non-violenta. Quello che dunque questo importante libro suggerisce è un modo nuovo di abitare la storia e la poesia, che è quello di mettersi, perché lo si è per nascita, dalla parte degli oppressi senza però desiderare di arrivare dalla parte, salva, dei potenti.

Il lavoro non ti ama(Sarah Jaffe, minimun fax, 2022)

«Fa’ ciò che ami, e non lavorerai nemmeno un giorno in vita tua»: peccato che in questo slogan si nasconda la ricetta per lo sfruttamento, il programma in codice per una nuova tirannia del lavoro che abbiamo accolto allegramente, convinti che il lavoro avrebbe ricambiato quell’amore. Perché facciamo sempre più fatica a cogliere il privilegio delle nostre vite precarie? Questo testo ci aiuta a dare un nome e una ragione a questo groviglio di inquietudine, frustrazione e senso di colpa, intrecciando le singole storie di lavoratrici e lavoratori a un’acuta analisi della storia recente. Jaffe ci mostra che il neoliberismo è anche un progetto di manipolazione delle emozioni, ma che sta crollando ed esiste una possibilità di lotta a partire dalle sue rovine. Un testo che è un’istigazione al cambiamento, lo strumento per accendere una rivoluzione.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

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Mara

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