NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - GIUGNO 2024
Ben ritrovate e ben ritrovati,
con giugno ci avviamo verso la stagione estiva e approfitteremo dei prossimi mesi per riproporre i libri usciti o acquistati quest’anno che più ci hanno colpito. Riprenderemo poi con le novità da settembre. È in fase di conclusione anche il tirocinio di Greta Bakiri con la quale abbiamo lavorato sul progetto dedicato ad Alfredo Chiàppori e che rivedremo in occasione della mostra dedicata a questo poliedrico artista.
Di seguito un paio di promemoria:
- Martedì 18 giugno alle 20.30 in sala Lama si terrà l’ultimo appuntamento di BIBLIOCINE prima della pausa estiva. Il film in proiezione sara: “Due giorni, una notte” dei fratelli Dardenne.
- “Ducks” di Kate Beaton è il libro che il gruppo di lettura sta leggendo in questo mese. Ci troveremo giovedì 27 giugno alle 18.30 a parlarne. Si tratta di un fumetto di agile lettura, se volete unirvi siete i/le benvenuti/e!
Ducks (Kate Beaton, Bao publishing, 2023)
Può un fumetto aprire uno squarcio su un mondo del lavoro lontano (geograficamente) eppure così familiare? Certamente sì. Con l’obiettivo di ripagare il proprio prestito studentesco, Katie si dirige nell’Alberta (Canada) per approfittare della corsa all’oro nero e lavorare nei giacimenti di sabbie bitubinose. Katie si imbatte nella dura realtà della vita di quel posto di lavoro, dove i traumi sono all’ordine del giorno ma non vengono mai affrontati. “In Ducks Beaton non parla esplicitamente di come il capitalismo sfrutti e alieni, ma lo mette in scena attraverso la vita di tutti i giorni in un cantiere minerario. Sono i dettagli e le sfumature a permettere di unire i puntini, generando nel lettore un effetto devastante”
Passiamo ora alle novità bibliografiche di questo mese. Iniziamo con “Storia del lavoro nell’Italia contemporanea” di Stefano Gallo e Fabrizio Loreto che ricostruisce l’evoluzione del lavoro in oltre 150 di storia nazionale. Proseguiamo con due saggi di Bell Hooks che cominciano a inquadrare un tema a cui daremo ampio spazio a partire da settembre. Si tratta di “Sguardi Neri. Nerezza e rappresentazione” e “Insegnare a trasgredire. L’educazione come pratica della libertà”. Di un altro tema scottante si parla in “Lavoro sfruttato e caporalato. Una road map per la prevenzione” frutto di un lavoro pluriennale di quattro università italiane. Cambiando decisamente tema proponiamo “Nemici del popolo”, un fumetto uscito per Tunué che lega le storie di operai che stanno perdendo il lavoro, migranti in un centro di accoglienza e un amore mai cominciato. Sempre di utopia e lavoro si parla in “La fabbrica dei sogni” di Valentina Baronti che ripercorre le vicende della Gkn di Campi Bisenzio con lo sguardo di Agata, la protagonista. “Neoplebe, classe creativa, élite. La nuova Italia” prende in esame questa nuova triade sociale nata dalle ceneri delle società nazionali. Torniamo alla narrativa con il breve romanzo intimo e polifonico “(D)istruzioni d’uso per una macchina da cucire. Femminismi, comunità e altre trame”. Infine un saggio consigliato durante gli incontri sull’intelligenza artificiale organizzati insieme all’Università di Bergamo in questi ultimi mesi “Né intelligente, né artificiale. Il lato oscuro dell’IA” di Kate Crawford.
Ecco qui i nostri libri del mese:
Storia del lavoro nell’Italia contemporanea (Stefano Gallo, Fabrizio Loreto, Il Mulino, 2024)
Se l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro è necessario ricostruire l’evoluzione del lavoro in oltre 150 anni di storia nazionale anche pre repubblicana per comprendere davvero cosa sia questo nostro paese e come cambiarlo. La progressiva riduzione del settore agricolo, i processi di industrializzazione prima e deindustrializzazione poi e l’affermarsi di una società terziarizzata sono i tre grandi momenti economici. Le forme di associazionismo popolare, il sindacalismo e la politica, i conflitti e le relazioni industriali, lo sviluppo del diritto del lavoro e del welfare state così come il lavoro femminile ne rappresentano gli snodi. Ne emerge la storia politica, economica, sociale e culturale di un’Italia che è cresciuta inquieta e a diverse velocità.
Sguardi neri. Nerezza e rappresentazione (Bell Hooks, Meltemi, 2024)
Nei saggi critici raccolti in Sguardi neri, Bell Hooks mette in discussione le rappresentazioni della nerezza e propone modi alternativi di considerare la soggettività nera e la bianchezza. Esiste infatti un legame diretto tra il persistere del patriarcato suprematista bianco e l’istituzionalizzazione per via mediatica di immagini specifiche della nerezza, le quali non fanno che perpetuare l’oppressione sulle persone nere. Il volume si focalizza sul mondo dell’arte e dello spettacolo, in particolare su come la nerezza e le persone nere sono state e sono ancora rappresentate nell’ambito della letteratura, della musica e dei film con l’obiettivo di scardinare il modo in cui ne parliamo. Cambiare il tipo di immagine che produciamo e il modo in cui ne parliamo criticamente è cruciale per produrre un intervento radicale nel presente.
Insegnare a trasgredire. L’educazione come pratica della libertà (Bell Hooks, Meltemi, 2020)
Come possiamo ripensare le pratiche di insegnamento nell’era del multiculturalismo? Come affrontare razzismo e sessismo in classe? Intriso di passione politica questo volume fonde la conoscenza pratica dell’insegnamento e la capacità empatica. Un libro prezioso su insegnanti e studenti che osa affrontare questioni quali eros e rabbia, dolore e riconciliazione, nonché il futuro dell’insegnamento stesso. Bell Hooks, scrittrice, insegnante e intellettuale nera e ribelle, propone un concetto di educazione come pratica di libertà.
Lavoro sfruttato e caporalato. Una road map per la prevenzione (a cura di Olivia Bonardi, Laura Calafà, Susanne Elsen, Riccardo Salomone, Il Mulino, 2023)
È possibile prevenire lo sfruttamento lavorativo e il caporalato? Il volume, frutto del lavoro pluriennale di quattro unità di ricerca di altrettante università italiane, presenta un’innovativa road map per la prevenzione di questi complessi fenomeni, usualmente oggetto di un’attenzione (politica, legislativa, scientifica) soltanto repressiva. Il libro, oltre a presentare un complesso progetto di ricerca-azione, traccia linee di intervento dirette verso quattro dimensioni fondamentali: emersione dei fenomeni, inclusione delle persone immigrate, intermediazione del lavoro, autoregolazione responsabile. I diversi capitoli pongono in evidenza il ruolo del pubblico e del privato nella regolamentazione del lavoro. Nel caso concreto si parla del lavoro in agricoltura, ma la riflessione scientifica è estendibile a molti altri settori a rischio.
Nemici del popolo (Emiliano Pagani, Vincenzo Bizzarri, Tunué, 2024)
Una pistola nascosta, un corpo riverso in un fossato, operai che stanno perdendo il lavoro, migranti in un centro di accoglienza, una storia d’amore mai cominciata. Che cosa lega tutte queste storie? È la disperazione, la rabbia, la disillusione o forse proprio la pistola? Lo scontro tra una protesta operaia e i capi di un’azienda si svolge in parallelo all’arrivo di un gruppo di migranti in un centro di accoglienza. I protagonisti delle due vicende raccontano l’angoscia e la frustrazione di persone dimenticate dalla società. Vicissitudini umane che si consumano, evolvono e si concludono in una storia di corale disgregazione, portando a galla la drammatica incapacità di riconoscersi nell’altro. La perdita di speranza e lo sgretolamento del corpo sociale vengono messi in luce da mille lotte individualistiche, in cui le persone, invece di perseguire obiettivi comuni, si lasciano divorare dai problemi e si divorano tra loro.
La fabbrica dei sogni (Valentina Baronti, Alegre, 2024)
La voce narrante è quella di una donna nata in una famiglia contadina e operaia. Il luogo è una fabbrica abbandonata dal padrone, che gli operai si ostinano a non abbandonare: la GNK di Campi Bisenzio. Quando Agata incontra questa lotta, dopo il licenziamento di 500 operai e la chiusura dello stabilimento, succede il miracolo: la vita e la scrittura, l’amore e le storie che insorgono. E un percorso di generazioni legate da memorie di fame e olivi, di semiassi e dignità, si stende sulla pagina. Le vite si trasformano tra mobilitazioni, assemblee, convergenza con altri movimenti, azionariato popolare, progetti di riconversione ecologica, intelligenza e cultura collettiva. Come raccontare una storia operaia se non hai ereditato il privilegio di crescere in una casa piena di libri? Se gli scrittori borghesi hanno colto della fabbrica la serialità della produzione e il tempo morto dell’alienazione, la scrittrice con una famiglia operaia alle spalle trova, in un progetto di fabbrica socialmente integrata e re industrializzata dal basso, la condizione stessa per raccontarsi intrecciando questioni di genere e classe.
Neoplebe, classe creativa, élite. La nuova Italia (Paolo Perullo, Luciano Vettoretto, Editori Laterza, 2022)
L’attuale configurazione globale delle società ha portato a trasformazioni sociali inattese. Ormai tramontate le società nazionali, si sono create nuove linee di frattura: inclusi/esclusi, cosmopoliti/locali, concentrati/estesi. Si è formata così una nuova triade sociale da analizzare dal punto di vista qualitativo e quantitativo. In questo libro viene misurata con dati sia nazionali che disaggregati localmente, tra Nord, centro e Sud, tra regioni, province e città. Il quadro proposto raffigura l’Italia tra il 2008 e il 2020, ma ha una proiezione europea e mondiale. Ciò che scopriamo è che in Italia l’élite è diminuita in quantità e qualità, la neoplebe è cresciuta fino a rappresentare la maggioranza della popolazione, mentre la classe creativa è in costante aumento. Quale mondo ci troveremo a gestire così polarizzato tra poche grandi concentrazioni metropolitane e immense aree di sfruttamento estensivo?
(D)istruzioni d’uso per una macchina da cucire. (Eugenia Prodo Bassi, Edicola Edizioni, 2023)
Un gruppo di donne lavora in un laboratorio tessile con turni logoranti e uno stipendio da fame. La macchina da cucire, che avrebbe potuto rendere il loro lavoro più leggero, rapido e redditizio, si è rivelato un ulteriore strumento di oppressione. Tra loro c’è Mercedes, operaia qualificata, che attraverso il suo diario si fa portavoce dell’intera comunità di donne operaie, raccontandone le storie di abuso e sofferenza, ma anche la tenace ricerca di emancipazione. Al centro di tutta la narrazione c’è il corpo della donna, stanco e abusato, ma palpitante, un territorio sul quale continua a consumarsi la tensione tra libertà personali, diritti negati – primo fra tutti l’aborto – e aspettative sociali. Intimo e polifonico, poetico e brutale, il testo di Eugenia Prado Bassi è un luminoso manifesto di liberazione e sorellanza.
Né intelligente né artificiale. Il lato oscuro dell’IA (Kate Crawford, Il Mulino, 2021)
Chiunque acquisti su Amazon, interroghi Alexa, ricorra a Siri, condivida sul cloud, navighi su Google, interagisce con l’IA: non un raffinato software immateriale bensì una megamachine che saccheggia risorse naturali, lavoro umano, privacy. L’IA implica una materialità, per lo più ancora opaca, che richiede gigantesche infrastrutture produttive: dai cavi sottomarini, ai dispositivi personali e le loro componenti. Per renderla tangibile questo libro ci accompagna in un viaggio attraverso siti minerari, fabbriche, centri logistici e data center necessari a farla funzionare, mostrando quanto essa comporti lo sfruttamento di enormi risorse naturali e di lavoro umano e come essa influenzi la vita di miliardi di persone spesso al di fuori di una regolamentazione e di un controllo democratica.
Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.
L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/
È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.
GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO: Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30 Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45 |
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Mara