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Il dossier sul Porrajmos

Qui (parte 1, parte 2 e parte 3)  è possibile scaricare il dossier sul Porrajmos, realizzato dalla Biblioteca e da ProteoFareSapere per il Giorno della memoria 2020.

Ricordiamo che i lavori prodotti dalle classi che hanno ragionato sul tema sono pubblicati sul canale youtube della Biblioteca, insieme all'intervento di Moni Ovadia.

Il dossier si compone di brani selezionati con un serio lavoro di ricerca e sono a disposizione di chiunque voglia utilizzarli: chiediamo la cortesia e la correttezza di citarne la provenienza, grazie

ACCESSO ALLA BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - 16 ottobre 2020

per accedere alla LA BIBLIOTECA "DI VITTORIO" POTETE SCRIVERE UNA MAIL A Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. O MANDARE UN MESSAGGIO WHATSAPP AL NUMERO 3495961037
GRAZIE

Moni Ovadia per i ragazzi e le ragazze che hanno lavorato sul Porrajmos

Moni Ovadia si rivolge agli studenti e alle studentesse che hanno lavorato sul Porrajmos, lo stermninio di Rom e Sinti durante il nazifascismo, al centro della proposta della Biblioteca e di Proteo Fare Sapere per il Giorno della memoria 2020. Il video doveva essere proiettato il 2 marzo, in occasione dell'incontro di restituzione delle ricerche da parte dei ragazzi, a cui avrebbe preso parte anche Eva Rizzin, l'antropologa che già era intervenuta insieme a Ovadia il 14 ottobre, giorno della presentazione del tema di quest'anno. Come è noto, proprio in quei giorni si scatenava in Italia e in particolare nella nostra provincia la pandemia da Covid, e tutto venne sospeso. Ma i ragazzi e le ragazze hanno continuato lo stesso a lavorare, e in questi giorni stanno arrivando i loro elaborati, che caricheremo a breve, sempre sul canale youtube della "Di Vittorio": agli autori, ai docenti che li hanno seguti va il nostro ringraziamento più forte, per l'impegno che non è stato solo culturale ma anche civile, e per la speranza che - inutile nasconderlo - i loro prodotti ci hanno dato.
Maria Laura Cornelli, Mario Pelliccioli e Eugenia Valtulina
https://youtu.be/AVSq4ooMap0
 
 

Archivi cartacei, patrimonio librario, storie di uomini e di donne, tra mense e panettieri: la Di Vittorio non si ferma

Archivi cartacei, patrimonio librario, storie di uomini e di donne, tra mense e panettieri: la DiVi non si ferma

Purtroppo non siamo ancora in grado di dire quando riaprirà la Biblioteca, e . soprattutto, come potremo gestire il servizio di prestito dei libri e la consultazione dei documenti d'archivio. Ci stiamo ragionando, insieme ai compagni e alle compagne di tnati archivi e biblioteche della Cgil, cercando aiuti e consigli dagli esperti del settore.
Ma intanto non stiamo fermi, anche se per ultimare sia l'archivio della Fiom che quello dei tessili, è necessario che Giulia Todeschini e Fausta Bettoni possano accedere ai faldoni. Lo stesso vale per Francesca Valtulina con la catalogazione del patrimonio librario, ovviamente. Però - dopo l'entusiasmante esperienza del sito #Ilnostromaggio (è online, ve lo ricordo), settimana prossima incominceremo gli incontri in cui i ragazzi e le ragazze delle scuole che hanno partecipato alla proposta ditattica sul Porrajmos ci mostreranno i loro lavori, che verrano caricati sul canale youtube della Biblioteca, insieme a un messaggio di Moni Ovadia, e con l'affettuosa (re)visione di Eva Rizzin.
Ma oggi mi preme dirvi del prezioso lavoro di sbobinatura di Maria Luisa Zanardi, che ha trascritto i file della ricerca sulla mensa della Philco (raccolti nel febbraio del 2011) e sulla Lega dei panettieri (del marzo 2010).
Dovremo reinventarci tutto, certo, ma le nostre basi sono solide, per fortuna!

 
 
 

#ILNOSTROMAGGIO: un viaggio virtuale lungo 130 anni

 

Per il Primo maggio 2020

#ILNOSTROMAGGIO

Salute, o genti umane affaticate, la vita è bella e santo è l’avvenir…”: così titolava, riprendendo una poesia di Carducci, il giornale dei socialisti di Bergamo il Primo maggio 1913. E proprio della Biblioteca “Di Vittorio” della Cgil di Bergamo è partita la proposta alla rete degli archivi della Cgil e alla Fondazione Di Vittorio perché si trovasse una forma adeguata per segnare la data che è stata per 130 anni il simbolo della “comunanza delle rivendicazioni e della solidarietà” tra lavoratori e che - a causa della situazione sanitaria che colpisce così duramente il nostro paese – non potrà vedere manifestazioni in piazza, che si sono svolte ininterrottamente già dal 1945, quando la guerra in tanta parte d’Italia non aveva ancora finito di fare vittime.
Eppure, da allora mai avevamo sentito così forte il bisogno di riconoscerci sotto le nostre bandiere, i nostri canti, i manifesti, gli striscioni, le parole d’ordine che dal 1890 hanno sempre segnato la nostra appartenenza al movimento sindacale.
Ci è sembrato così doveroso, e anche utile, pubblicare una parte – simbolica ma significativa, e che vogliamo in continuo incremento  – di quello che i nostri centri conservano sulla Festa del lavoro. Ai documenti dei nostri archivi si sono felicemente aggiunti quelli di alcune tra le realtà più attive nella conservazione e valorizzazione della memoria dei lavoratori.
Ne è nato un racconto corale, che dedichiamo ai lavoratori e alle lavoratrici che si troveranno ad affrontare una crisi economica pesante, e in cui ci sarà bisogno di tutta la nostra comunanza e la nostra solidarietà, appunto. Ma il nostro pensiero va anche alla generazione che il Covid 19 sta decimando, che non sono numeri, non sono statistiche ma spesso i giovani, ridenti volti che vediamo nelle immagini che pubblichiamo, gli artefici di quel miglioramento della condizione umana di cui abbiamo goduto tutti e tutte. Sono la nostra memoria, sono le nostre radici.
Vieni o maggio, allora, festa di rinnovamento e di speranza, di cui abbiamo più che mai bisogno, oggi, Primo maggio 2020.

Sul sito #ILNOSTROMAGGIO, che è online da oggi, 29 aprile, è possibile visitare una mostra – naturalmente virtuale – dove trovano spazio una selezione di immagini, documenti, manifesti, video, voci, musiche e lezioni sul Primo Maggio e sulla sua storia. Vi è poi una sezione dedicato al Primo maggio dei lavoratori italiani all’estero, tra cui compare uno scritto per la Cgil di Bergamo del senatore della Repubblica francese, già ministro, Jean-Marc Todeschini, originario della Valle Imagna. Sempre provenienti dall’archivio della Biblioteca “Di Vittorio”, oltre alle immagini, vi sono le testimonianze di Rivo Ghibesi, Carlo Paratico e Achille Ratti, che raccontano dei Primi maggio a Bergamo dal 1945 agli anni Cinquanta. Il sito riporta inoltre i due video sulla Festa del lavoro di Bergamo del 1962 e del 1964, provenienti dal fondo Vittorio Naldini.
La ricerca per la nostra Biblioteca è stata curata da Eugenia Valtulina e Roberto Villa, con l’aiuto di Samson Famuyide.
Apre il sito un messaggio augurale di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil nazionale.

https://sites.google.com/view/ilnostromaggio/home-page

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