Questo Sito Utilizza cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione sul sito. Continuando la navigazione accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.

Previdenza e assistenza

Pensioni: le variazioni del 2023


Rivalutazione delle pensioni

dal 1° gennaio 2023

red L'aumento di perequazione provvisoria da applicare a partire del 1° gennaio 2023 è pari al 7,3%

red L'aumento di perequazione definitiva per il 2022 è risultato dell'1,9%.

red Con il valore definitivo di aumento per il 2022 del 1,9% (rispetto allo 1,7% provvisorio), al fine di calcolare l'ammontare della pensione lorda per il 2023 è necessario, prima di applicare il 7,3% sulla pensione lorda lordo del 2022, recuperare, sempre sulla pensione lorda del 2022, la differenza dello 0,2% non percepito nel 2022. In sostanza, oltre all'aumento del 7,3% occorre considerare anche lo 0,2% riferito al 2022.
Si tenga presente che lo 0,2 % non percepito nel 2022 verrà restituito in una unica soluzione, come arretrato nella rate di pensione di ottobre 2022 oppure nei primi mesi del 2023.

red La legge Finanziaria 2023/197 del 29 dicembre 2022 prevede all'articolo 1 comma 309, esclusivamente per il biennio 2023 – 2024, un meccanismo di rivalutazione delle pensioni che si basa su sei scaglioni (fasce) e non di tre, come da accordo tra il sindacato con il governo Draghi del 2022. Quindi nel 2023 le pensioni saranno rivalutate, in modo peggiorativo, a seconda dell'ammontare lordo della pensione, seguendo lo schema sottostante.

Fasce (scaglioni)

Ammontare pensione mensile

Aumento

Fino a 4 volte la minima

Da 0 fino a 2.100 euro circa

7,30% (100%) *

Da 4 a 5 volte la minima

Da 0 fino a 2.620 euro circa

6,20% ( 85%) *

Da 5 a 6 volte la minima

Da 0 fino a 3.150 euro circa

3,87% ( 53%) *

Da 6 a 8 volte la minima

Da 0 fino a 4.200 euro circa

3,43% ( 47%) *

Da 8 a 10 volte la minima

Da 0 fino a 5.250 euro circa

2,70% ( 37%) *

Oltre 10 volte la minima

Da 0 a oltre 5.250 euro circa

2,34% ( 32%) *

* L'aumento da applicare si calcola a partire da 0 fino all'ammontare che si percepisce.

N. B. Nel caso di pensioni il cui ammontare è di poco superiore al limite alto della fascia, al fine di evitare penalizzazioni viene applicato il meccanismo della salvaguardia. Per esempio: fino a 4 volte la minima l'aumento si applicherà non solo fino a 2.100 euro, ma fino all'importo maggiorato del 7,3%, ovvero fino a 2.253 euro.

Rivalutazione della pensione minima

Grazie alla perequazione automatica per il 2023 del + 7,3% e all'ulteriore maggiorazione prevista con la manovra di Bilancio, il nuovo importo mensile della pensione minima per il 2023 sarà di euro 597,36 (per chi ha almeno 75 anni); sotto tale età sarà invece di 571,61 euro mensili.


red Scarica il volantino

SPI CGIL Bergamo, gennaio 2023