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NEWSLETTER BIBLIOTECA "DI VITTORIO" - SETTEMBRE 2025

Ben ritrovate e ben ritrovati,

torna dopo la pausa estiva la newsletter della biblioteca Di Vittorio con molte novità librarie e non solo.

L’autunno si preannuncia carico di eventi tra presentazione di libri, incontri e mostre.

Iniziamo però con gli eventi di settembre:

  • Lo Snark Festival 2025 che si terrà dall'11 al 14 settembre 2025 presso il cineteatro Lottagono, piazzale S.Paolo 35 a Bergamo. Anche quest'anno la CGIL si conferma tra i sostenitori della rassegna di film documentari in lingua originale curata dall'associazione culturale Essi Vivono.
  • Lavoro sicurezza e salute nell'Italia delle fabbriche che si terrà a Fondazione Dalmine il 25 settembre alle ore 15.
  • From the river to the sea. Israele/Palestina dalla prospettiva statunitense e le voci da Gaza incontro che si terrà il 26 settembre alle 20.45 presso la sala civica di Dalmine.
  • Architettura e jazz del gruppo BCGZ. Edificio Duse in Bergamo. Presentazione libro e mostra fotografica in collaborazione con Terza Università che si svolgerà il 27 settembre alle ore 17 presso la sala Lama della CGIL di Bergamo

Veniamo ora ai nostri libri:

Iniziamo questo settembre dall’atmosfera già autunnale con qualche novità che solletichi, speriamo, gli interessi più variegati. Iniziamo con “Lavoro e salari in Italia” a cura di R. Evangelista e L. Pacelli che tratta dei cambiamenti nel mercato del lavoro, di precarietà e impoverimento. Passiamo poi a “Modernità esplosiva” di Eva Illouz che analizza il tempo in cui viviamo tra tensioni e contraddizioni insanabili. “Strage” di Loriano Machiavelli è un racconto di fantasia agganciato alla cruda realtà del 2 agosto 1980 quando nella stazione di Bologna scoppiò la bomba che uccise ottantacinque persone. “Classe e partito” di Alessandro Visalli prova a superare la sconfitta storica subita dalla classe dei lavoratori senza ricadere in vecchie forme dogmatiche. "Capitalismo feroce” di Marianna Lentini analizza le enormi contraddizioni del finanz-capitalismo e del suo ruolo determinante negli equilibri geopolitici. “Di chi è la terra?” di I. Guida e P. Groppo tratta i temi della giustizia sociale in connessione con la giustizia ecologica. “Il suicidio della pace” di Alessandro Colombo ragiona su come la guerra sia tornata al centro del sistema internazionale, costringendoci a confrontarci con la possibilità di uno scontro diretto tra grandi potenze. A proposito di conflitti “La grande guerra” di Joe Sacco è l’opera panoramica a figure che narra la follia della Prima guerra mondiale. Sempre di grafica e di guerre tratta “Mentre il mondo guarda” di Gina Nakhle Koller, una rappresentazione figurativa del quotidiano a Gaza dopo il 7 ottobre 2023. Infine un romanzo corposo ma promettente: “Stella 111” di Lutz Seiler ambientato all’indomani della caduta del Muro di Berlino.

Veniamo ora ai nostri libri:

Lavoro e salari in Italia. Cambiamenti nell’occupazione, precarietà, impoverimento (a cura di R. Evangelista e L. Pacelli, Carrocci editore, 2025)

Il declino di lungo periodo dei salari reali e il deterioramento delle condizioni lavorative a cui abbiamo assistito in Italia negli ultimi decenni si configurano come una vera emergenza sociale. Il volume fornisce un quadro preciso sui diversi elementi di fragilità della struttura occupazionale e delle condizioni di lavoro nel nostro paese. Si mettono in evidenza le principali cause dei bassi salari e dell’aumento del lavoro povero e si indicano le strade possibili per iniziare a invertire la rotta: ridurre la forte frammentazione del tessuto produttivo e innescare cambiamenti nel quadro politico-istituzionale capaci di restituire diritti e tutele, voce e forza contrattuale al mondo del lavoro.

Modernità esplosiva (Eva Illouz, Einaudi, 2024)

Viviamo nel tempo della modernità esplosiva, un tempo in cui siamo quotidianamente sottoposti a una pressione emotiva così forte da renderci bombe a orologeria sempre sul punto di deflagrare. Le nostre esistenze sono abitate da tensioni e contraddizioni insanabili che nascono dal costante conflitto tra una società che ci promette libertà, autorealizzazione, godimento e futuro – individuale e collettivo – che invece ha un aspetto tutt’altro che roseo. Eva Illouz ci guida nei meandri di questa nuova era servendosi della letteratura, da Annie Ernaux a Madame Bovary, passando per Ishiguro: le storie come punti nevralgici in cui il sociale e l’individuale s’intersecano. E costruendo così un vero e proprio atlante con cui orientarsi nella confusione di un presente che non riusciamo più a comprendere.

Strage (Loriano Macchiavelli, Einaudi, 2010)

2 agosto 1980, ore 10.25. In una sala d’aspetto della stazione di Bologna esplode una bomba nascosta in una valigia abbandonata. Muoiono ottantacinque persone e ne restano ferite oltre duecento. Loriano Macchiavelli ci racconta, ricorrendo all’immaginario del genere noir, l’intera parabola che provocò quell’atto terroristico, con tutti gli aspetti inquietanti collegati al ruolo avuto, forse, dai servizi segreti italiani e stranieri, dalla politica, dalla massoneria, dalla criminalità organizzata. Un racconto di fantasia agganciato alla realtà, presentato in modo crudo, immediato, spietato, con personaggi avvincenti. Un’opportunità preziosa per rileggere una delle pagine più nefaste della nostra storia.

Classe e partito. Ridare corpo al fantasma del collettivo (Alessandro Visalli, Meltemi, 2023)

Partendo dalle feconde intuizioni di Walter Benjamin e da una critica del capitalismo come forma religiosa di idolatria del mercato, Alessandro Visalli prova a tracciare i confini di una diversa coscienza sociale revocando il “compromesso keynesiano”. In altre parole occorre superare la sconfitta storica subita dal movimento dei lavoratori senza ricadere nelle vecchie forme dogmatiche, sapendo che è l’essere sociale che determina la coscienza. Infine, l’autore invita a costruire la classe nella lotta, praticando il duplice lavoro di acquisizione di autoconsapevolezza e immersione nelle contraddizioni aperte e cercando costantemente quella “fantasia concreta” che possa rimettere in gioco la partita.

 

Capitalismo feroce (Marianna Lentini, People, 2015)

Prendendo le mosse dalla storia di Enric Duran, attivista catalano conosciuto come “Il Robin Hood delle banche”, il libro racconta alcune delle maggiori crisi finanziarie degli ultimi decenni e analizza le contraddizioni della mega macchina del finanz-capitalismo, mettendo in luce le sue torsioni sempre più autoritarie, le modalità con cui domina il mondo del lavoro, erode i diritti, amplifica le disuguaglianze, influenza le traiettorie geopolitiche, alimenta la crisi climatica, determina l’insensata corsa al riarmo. Rivelandosi un enorme edificio dalle mura fragili, pronte a sgretolarsi davanti ai nostri occhi increduli e spingendoci, ora più che mai, a immaginare e costruire un’alternativa.

Di chi è la terra, (I. Guida, P. Groppo, Meltemi, 2019)

L’idea che la terra fertile sia un bene limitato e fondante della ricchezza non è sempre stata condivisa e non è sempre stata una priorità per chi si è occupato di giustizia sociale. Negli ultimi cinquant’anni il lavoro, la redistribuzione delle ricchezze in base a un principio di equità sociale, basato su cittadinanza e rappresentanza, lo sono stati, con lo sviluppo industriale e la crescita strutturale. La questione delle risorse bio-disponibili era stata rimossa: Il diritto alla terra e al suo uso dovrebbero appartenere alle popolazioni che la abitano e la lavorano. Eppure, mai come in questo momento le disuguaglianze rispetto all’accesso ai beni bio-sostanziali sono state così grandi. Siamo capaci di una nuova amicizia con la terra o abbiamo rinunciato per il profitto?

Il suicidio della pace (Alessandro Colombo, Raffaello Cortina Editore, 2025)

Dopo quasi quarant’anni dalla fine della Guerra fredda, la guerra è tornata dalla periferia al centro del sistema internazionale, costringendo l’Europa e il mondo a confrontarsi persino con il rischio di uno scontro diretto tra grandi potenze. Questo disincanto è il segno per eccellenza del collasso che investe i rapporti diplomatici, le istituzioni internazionali, la globalizzazione economica e le norme fondamentali della convivenza internazionale. Da qui, l’urgenza di chiedersi come sia stato possibile ricadere in questa condizione, riconoscendo come la situazione attuale sia figlia delle forzature e degli errori che l’ordine internazionale liberale ha accumulato già a partire dalla sua fondazione.

La grande guerra. 1 luglio 1916: il primo giorno della battaglia della Somme (Joe Sacco, Rizzoli Lizard, 2014)

Iniziata il 1° luglio 1916, la Battaglia della Somme è diventata il simbolo della follia della Prima guerra mondiale. Solo durante quel primo giorno vennero uccisi circa 21.000 soldati britannici e altri 57.000 vennero feriti. Quando l'offensiva si arrestò, i caduti erano più di un milione. In "La Grande Guerra", il giornalista-fumettista Joe Sacco rappresenta gli eventi di quel giorno con un'opera panoramica muta, straordinariamente dettagliata: dal generale Douglas Haig alle imponenti postazioni di artiglieria dietro le linee, alle legioni di soldati che emergono dalle trincee per essere abbattuti nella terra di nessuno, fino alle decine di migliaia di feriti in ritirata e ai morti seppelliti in massa.

Stella 111 (Lutz Seiler, Utopia, 2025)

È attorno al silenzio che il giovane Carl ha avvolto la propria vita di figlio unico da tempo fuori sede. Adesso che il Muro di Berlino è caduto, Inge e Walter, i genitori, lo richiamano a Gera, in quella Germania dell’Est che ingabbia la famiglia da sempre. Devono partire per l’Ovest e gli chiedono di rimanere a casa come retroguardia, in difesa della memoria di una vita felice che però non è stata la più felice delle vite. A legare genitori e figlio resta uno scambio epistolare tra due Germanie che all’improvviso sono una, e la menzogna di Carl che si finge a casa ma fugge a Berlino alla ricerca di un’esistenza poetica, mentre la città è allo sbando. Una lingua raffinata che inciampa in strabismi verbali che rendono la prosa poesia.

 

Mentre il mondo guarda. Un anno a Gaza 2023-2024 (Gina Nakhle, Eris, 2025)

Mentre il mondo guarda racconta le devastanti realtà affrontate dai palestinesi dopo il 7 ottobre. Attraverso una serie di opere d’arte quotidiane, questo libro rivela il costo umano degli aassalti incessanti, la resilienza di chi affronta difficoltà inimmaginabili e l’urgenza di giustizia in un mondo che guarda, ma troppo rimane in silenzio. Il genocidio contro i palestinesi, a cui stiamo assistendo, è ancora in corso, l’importanza cruciale di testimoniare e di chiedere un cambiamento è fondamentale.

Come sempre questi e altri libri sono disponibili al prestito. Non occorre essere iscritti a nessuna rete bibliotecaria perché al momento del prestito se non siete registrati vi iscriviamo noi.

L’intero patrimonio della Di Vittorio è consultabile sul sito dell’OPAC SBN: https://opac.sbn.it/

È possibile mettere come filtro di ricerca la nostra biblioteca per un’indagine più dettagliata.

GLI ORARI DELLA BIBLIOTECA SONO:

Lunedì-Venerdì: 8.45-12.30

Martedì e Giovedì: 8.45-12.30 e 13.30-15.45

Vi aspetto!

Mara